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Le Alcove – luxury hotel in the trulli

le alcove, camere e suite nel cuoredi Alberobello in Puglia
Belle come pietre preziose incastonate nella piazzetta del paesino, le suite de le alcove vi farannorivivere, come personaggi di una fiaba, una storia senza tempo.

Qui i tetti sono bianchi, le chianche del soffitto si chiudono a cono come il cappello di un mago, il lusso è sobrio tra pareti secolari che accolsero contadini, artigiani e dame dell’antico feudo… Tutto qui è ricercato nel minimo dettaglio. Ogni dimora è una piccola opera d’arte di architettura.

Benvenuti a Le Alcove, nel cuore della Valle d’Itria

The breakfast
Prelibatezze artigianali e tipicità del territorio popolano ogni giorno la tavola imbandita del resort.
Il vero lusso è quello dei sapori locali di una volta, delle preparazioni fatte in casa uniche ed irripetibili.
La colazione è servita nella accogliente sala “La Cortigiana”.

Alberobello e i suoi trulli
Piccola cittadina pugliese nel cuore della Valle D’Itria, famosa per i suoi trulli (dal greco troùllos) particolari costruzioni a secco su pianta squadrata e coperturaconoidale, Alberobello è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1996 entrando a far parte dei 51 siti inseriti nella WorldHeritage List.

Le sue radici risalgono al XVI secolo, quando ancora piccolo feudo detto “Silva Arboris Belli” cominciò a popolarsi di contadini che, sotto il dominio dei ContiAcquaviva di Conversano, ebbero il compito di coltivare le terre.

L’abbondanza di rocce calcaree stratificate e l’autorizzazione da parte dei Conti di costruire solo abitazioni con muri a secco, che potessero essere diruite incaso di ispezione regia, per evitare il pagamento dei tributi al re (secondo la “Pragmatica de Baronibus” che sottoponeva al tributo ogni insediamento urbano),portò alla nascita del trulli.

Il 27 maggio del 1797 il re Ferdinando IV di Borbone, in seguito alla richiesta di aiuto di un gruppo di alberobellesi, emanò un decreto con cui il piccolo villaggiodei trulli divenne libero dalla servitù feudale, fu elevato a città regia e assunse il nome di Alberobello.

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