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Ristorante I Tigli
Il progetto di ridare nuova vita allo storico ristorante I Tigli di Corinaldo nasce quasi come uno scherzo, come un’impresa forse, più grande di noi.
Pian piano però questo “scherzo” stava diventando sempre più reale, concretizzandosi con contorni ben definiti e precisi.
Una nuova struttura stava nascendo e con essa, anche la nostra idea di ristorazione ed accoglienza
Il nostro impegno è sostenuto dalla grande volontà di riaprire le porte di un locale storico che è nel cuore di tutta la comunità Corinaldese e non solo.
Un progetto che vi ricondurrà alla scoperta dei “Nuovi Tigli” in un percorso sensoriale unico ed affascinante, ricco di emozioni culinarie ed architettoniche che saprà lasciare un ricordo indelebile.
Vogliamo regalare un punto di incontro perfetto, che sappia donare armonia e convivialità, proprio come tra le mura di casa.
A nome nostro e di tutto lo staff del Ristorante I Tigli,un sentito ringraziamento per la fiducia che ci avete accordato e che ci accorderete.
La vostra piena soddisfazione è per noi motivo di continuo miglioramento in termini di qualità e servizio offerto.
Vi aspettiamo!!
Daniele, Luca, Andrea e Boralda
La sala del Campanile
E’ il nostro benvenuto. Un’atmosfera calda ed accogliente dove perdersi e ritrovarsi dinnanzi al maestoso arco in laterizio che domina sull’intera sala.
Autenticità e semplicità vi accompagneranno in piacevoli momenti di relax, nella pausa di lavoro, per cena o per un fantastico aperitivo. Ai Tigli riscoprirete una location che sa prendersi cura di voi e delle persone a cui tenete.
Nell’arco sopra il bar è possibile notare la base dell’antico campanile edificato con la seconda chiesa delle Benedettine. Eccezionale opera architettonica, appoggia nella primitiva cortina muraria risalente al 1380.
Il nuovo dehor esterno
Ultima perla inaugurata nella stagione 2022,a ridosso del viale dietro le monache,uno spazio esterno esclusivo direttamente sotto i maestosi tigli e ridosso della cortina muraria
L’antica Neviera
Realizzata nel 1627, come testimoniano gli scritti di V. M. Cimarelli, altro non era che la “ghiacciaia” del monastero delle Benedettine di Sant’Anna, edificato sulle rovine della primitiva rocca di Corinaldo. Il “frigorifero” dell’epoca: la neve postavi all’interno, inframezzata da strati di paglia e neve, ben coibentata sotto terra, garantiva a lungo la conservazione dei cibi.
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